Nel centro della città di San Giovanni Rotondo è possibile ammirare un pregevole monumento bronzeo dedicato a P. Pio, eretto nella vecchia Piazza degli Olmi (Sotta l’ulme), oggi Piazza Padre Pio. E’ stato realizzato dello scultore Pericle Fazzini, le cui opere sono sparse tra i collezionisti e nei musei di tutto il mondo.
Per accoglierlo degnamente, la piazza è stata completamente ristrutturata dall’architetto Eugenio Abruzzini.
Purtroppo – unica nota negativa – l’allargamento della piazza ha provocato l’interruzione della Via Francesca, percorsa nel Medio Evo dai pellegrini diretti alla spelonca di San Michele Arcangelo.
Il monumento di S. Giovanni Rotondo, è l’ultimo eretto da Fazzini prima della sua morte. E’ stato inaugurato il 28 luglio 1987, ricorrendo il 71° anniversario dell’arrivo del Padre a S. Giovanni Rotondo.
Nell’opuscolo di presentazione Fortunato Bellonzi descrive le sensazioni che il monumento gli ispirano:
«La statua di Padre Pio sorge su un arco rupestre, di cuspide vuota e praticabile, che rammenta l’operazione dell’acqua quando filtrando per gli strati rocciosi, e corredandolo col suo gocciare, genera le scenografie stupefacenti di grotte famose. (…). Ma è possibile che quest’arco, o cuspide risulti da un montare di nubi portate su dal vento, rapprese ed espanse, o ritagliate della luce.
«Come favoleggiamo nelle nuvole scontri e mutazioni d’eroi e di mostri, e negli ulivi squartati, saettanti con le braccia protese in gridi muti, scopriamo presenze tragiche d’uomini che sono noi stessi, così negli antropomorfici nembi e cirri, tronchi e rami ideati da Fazzini possiamo vedere rappresentati i nostri tumuli interiori, le nostre sofferenze e le nostre speranze, le quali ultime si fanno agli occhi nostri glorie barocche d’angeli che elevandosi si sormontano, che obbedienti allo scultore qua e là si serrano in modo da lasciare vuoti d’aria che hanno il profilo esatto di Padre Pio, della sua testa o della sua figura intera: anche con le braccia levate, proprio come nella statua che impugna in alto, nello spazio, l’Ostensorio con la corona vibrante dei raggi.
«Sul prospetto frontale dell’arco, tagliato al centro in perimetro di Croce, si innestano nel ritmo della grande macchina festiva, professionale, quattro episodi della vita di Padre Pio sapidi di umori popolareschi e narrati con la chiarezza e il candore dei “Fioretti”; il Padre che schermito da un compaesano lo allontana da sé minacciandolo con un forcone da fienile; il Padre tentato dal Diavolo; il Padre che confessa; il Padre che riceve le Stimmate.
«Al vertice, come si è detto, si erge la statua, concentrata nel gesto energico e solenne dell’offerta e della benedizione sottolineato dalla parsimonia del modellato ridotto all’essenzialità dei lunghi solchi verticali che accrescono il moto ascensionale della figura e al leggero tremito del saio nell’aria…».1
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1 – Fortunato Bellonzi, Il monumento di Fazzini a Padre Pio in S. Giovanni Rotondo, Opuscolo di presentazione.