Costruita nel XVI secolo, ospitò la Congregazione dei Sette Dolori, riconosciuta con decreto del 10 marzo 1704.
Nel 1889, mentre si facevano lavori di ampliamento, ci fu un crollo con due vittime. Ma il canonico Giovanni Pazienza, malgrado avesse già impiegato tutti i suoi averi (circa 8.000 lire) nei lavori andati perduti, contribuì con altre 600 lire a ristrutturare la chiesa, grazie al concorso della popolazione.
Si può ammirare, in particolare, la statua della Madonna dei Sette Dolori, fatta venire da Napoli nel 1726, la cui rara e celestiale bellezza si fonde con la toccante espressione di dolore per la morte di Gesù.
La Chiesa è stata affrescata nel 1937 da pregevoli pitture a tempera dell’artista milanese Natale Penati, delle quali purtroppo rimangono solamente due dipinti raffiguranti Santa Rita. Infatti nel 1982 si è verificato un secondo crollo del soffitto, a seguito del quale è andato perduto il dipinto della “Deposizione”, un vero capolavoro, del quale tuttavia possiamo riprodurre la fotografia che venne eseguita prima del crollo.