Con questo saggio sulla pittura di Italo Turri l’autore Michele Totta apre uno squarcio fondamentale sulla personalità del pittore di Anagni, pressoché sconosciuto, attraverso un’analisi ricca di contenuti e riferimenti teologici, filosofici ed estetici. Alla domanda sul perchè abbia scelto come soggetto di studio proprio Italo Turri e non un pittore locale, oppure uno più affermato, l’autore risponde: – Non sono stato io a sceglierlo. E’ lui che ha scelto me! Il Totta, dunque, è rimasto profondamente colpito, quasi folgorato, dalla pittura del Turri, da lui definita sindonica. Il cartone è la sua tela; le vernici dei carrozzieri i suoi colori; segni, segnucci e disegni puri, senza sfumature e ombre, la sua pittura. Il travaglio intimo dell’autore è palpabile. Egli, affascinato, è quasi costretto a ripercorrere, con gli occhi e la mente dell’uomo colto e sensibile, la genesi della pittura del Turri, di cui coglie l’odissea pittorica, che lo inchioda a forme e colori semplificati, monchi. “Italo – scrive il Totta – esalta la figura più genuina e fragile dell’universo, l’uomo, costretto alle ferite e alla mutilazione, inferte sia dal potere cieco dei tiranni, che dalla tenebra nichilista, con l’abbandono del più elementare umanesimo. Arte a ritroso, dunque al recupero di senso, nella riabilitazione della società. Estetica nuda e vitale proclama il gioco di Italo. Il suo sindonismo è un velo confidente, lasciato ai superstiti del secolo breve – il Novecento – e agli uomini del terzo millennio”. E ancora: “Vestito d’intuito ingegnoso il nostro novello Ulisse può cominciare a intessere la sua estetica, incentrata a immagini dolorosamente non compiute, una sindone novecentesca lunga, quanti sono gli anni vissuti dal pittore; uno stigma in cui il ‘secolo breve’ può confrontarsi, per diletto, per assolversi o per autocondanna.” La lettura del saggio è piacevole e il bagaglio culturale del lettore si arricchisce di linfa nuova. Giulio G. Siena
L’intero saggio è leggibile collegandosi al seguente link:
La Pittura Sindonica di Italo Turri di Michele Totta (Proprietà letteraria riservata) |