San Giovanni Rotondo ha celebrato la tradizionale festa degli alberi nel Parco del Papa, dove, su iniziativa della locale sezione del Lions Club recepita dal Comune, sono stati piantati trenta alberelli di varie specie autoctone, offerte dal Corpo Forestale dello Stato.
Presenti alla manifestazione i dirigenti del Lions Club, il Vice Sindaco e Assessore all’Ambiente del Comune di San Giovanni Rotondo Antonio Carriera, rappresentanze dell’ARIF e del Corpo Forestale dello Stato, cittadini e istituzioni scolastiche, con numerose scolaresche accompagnate dai rispettivi docenti.
Il Parco del Papa è un luogo amatissimo dai sangiovannesi , quasi un’oasi nel deserto. In esso vecchi e giovani trovano pace e tranquillità, fanno footing o si riuniscono per assistere a manifestazioni musicali, circondati da un vasto prato verde. Ma è vistosamente carente di spazi ombrosi. Perciò la scelta non poteva essere migliore.
Ricorrendo anche il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia, quest’anno la cultura ambientale si è coniugata con quella culturale e patriottica. Infatti la sezione cittadina di Lions ha voluto fortemente che le piante messe a dimora fossero dedicate ai ventiquattro Martiri della Libertà e ai cinque garibaldini periti durante la reazione borbonica sangiovannese del mese di ottobre 1860. Pertanto, quando saranno cresciute, su ogni tronco verrà apposta una targhetta ricordo riportante il nome di una delle persone trucidate.
Le parole del presidente del Lions Club Nicola Centra sono state anche un invito agli studenti a conservare memoria dei martiri:
“Ragazzi, alcuni di voi saranno incaricati di piantare simbolicamente un albero insieme agli esperti e gli altri assisteranno. Ma quando ritornerete alle vostre attività scolastiche, alle vostre case, non mancherete di ricordare questi momenti e rivolgerete un pensiero a queste nobili anime che hanno dato la vita per la libertà”.
Dopo aver letto tutti i nomi dei martiri, ha concluso l’intervento ricordando una frase del premio nobel per la pace Wangari Maathai:
“Quando si pianta un albero si pianta il seme della pace e della speranza”.
Il prof. Pietro Villani, delegato di zona dei Lions Clubs ha poi ricordato:
“Si pianta un albero non per se stessi ma per quelli che verranno dopo e quelli che verranno dopo siete voi, ragazzi. Speriamo di lascarvi un’Italia migliore, un’Italia fondata sulla speranza e sulla pace.”
L’Assessore Antonio Carriera, dopo aver sottolineato l’importanza degli alberi quali deterrente per i gravi fenomeni di inquinamento e dissesto idrogeologico che purtroppo in questo periodo caratterizzano la cronaca nazionale, ha invitato i presenti ad osservare un minuto di silenzio per ricordare il volontario Sandro Usai, uno delle vittime delle alluvioni che hanno colpito la Liguria e la Toscana, a cui il Capo dello Stato ha conferito una medaglia d’oro al valor civile per aver salvato vite umane sacrificando la propria.
Infine i ragazzi si sono attorniati alle buche aperte nel prato verde che costeggiavano una parte della pista, a Est del parco, e hanno partecipato con entusiasmo alla messa a dimora delle piante.
Da adulti, sotto le chiome degli alberi cresciuti che loro stessi hanno piantato, ricorderanno questa bella giornata novembrina, uggiosa nei colori, ma ricca di sentimenti.