Durante i suoi brevi soggiorni di fine estate in terra di Fiuggi, lo scrittore sangiovannese Michele Totta ha avuto la fortuna di incontrare alcuni personaggi di una certa levatura artistica. Tra questi, lo scultore Egidio Ambrosetti, nato ad Anagni e fiuggino d’adozione, legato a padre Pio da Pietrelcina e a San Giovanni Rotondo.
Preceduto dalla fama di Poeta del bronzo, Scultore del futuro, Ambrosetti ha subito suscitato l’interesse del Totta, affascinato dalle sue opere ispirate soprattutto ai dogmi della fede cristiana, sparse in tutto il mondo.
Ne è nata un’intervista, di largo respiro, durata quattro ore, realizzata in una Galleria d’arte durante una mostra, tra formelle, statue, bassorilievi, medaglie, busti, un bel campionario di bronzi.
L’intervista è stata pubblicata da Michele Totta in un libretto di 23 pagine dal titolo “Egidio Ambrosetti – L’anelito al Bene nel bronzo” ( Stampato presso Caputo Grafiche, Borgo Celano – San Marco in Lamis (FG), dicembre 2015), leggibile online attivando il link sottostante. Essa è arricchita da alcune “Postille”, riportate nella seconda parte del libretto, dove l’autore, col garbo che gli è proprio, mette in risalto le qualità personali e umane dell’artista, colte negli anni precedenti, durante numerosi e privilegiati momenti di incontro personale, nelle Terme o nel suo atelier.
Egidio Ambrosetti è un artista molto legato alla città di San Giovanni Rotondo e a San Pio da Pietrelcina. Tra le definizioni che accompagnano la sua figura, spicca, l’appellativo di “Scultore di padre Pio”, avendo realizzato una quarantina di statue del santo. Tra queste, quella della canonizzazione, posta dapprima nella nicchia d’alabastro dell’altare maggiore del santuario di S. Maria delle Grazie e poi spostata nella prima Cripta che accoglieva il corpo del santo.
Egidio Ambrosetti – L’anelito al Bene nel Bronzo |